domenica 8 maggio 2011

Dove vivere ?

Prima o poi tutti siamo di fronti a questa domanda:" Dove vado a vivere? "

La risposta non è facile, ma può diventare scontata se una persona non hai mai vissuto in fondo la propria vita sperimentando la bellezza del viaggiare, del vivere in altri posti diversi da quelli in cui si è cresciuti. Per fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista, io ho una grande confusione in testa. Ad oggi non c'è risposta nei miei pensieri alla fatidica domanda. Troppo trambusto, troppi se e ma, svariati condizionamenti..insomma un grande caos. Ma perché ?

Bé, la spiegazione me la sono data, in parte sto giustificando i miei dubbi e le mie incertezze, ma non credo la realtà sia poi così distante. Hai presente quelle persone che prendono sempre la pizza al prosciutto? Il gelato con cioccolato e limone? Che fanno sempre la stessa strada per andare al lavoro? Si può parlare di certezza della pena, perché dal mio punto di vista è una pena capitale di fronte alle infinite possibilità che la vita ci offre, rifugiarsi sempre in certi peccati e scorciatoie. Ma da cosa scappiamo? Bé semplice, scappiamo dal cambiamento, la più grande paura dell'uomo seconda solo alla paura della morte.

Il cambiamento fa paura perché è banale dirlo, si conosce ciò che si lascia ma si è ignari di cosa a cui si va incontro. Le persone, certe tipi di persone, per questa paura che mai ammetteranno di avere neanche sotto tortura, vivono una vita priva di acuti, di nuove sensazioni e di piacevoli scoperte. Sia ben chiaro, non bisogna girare il mondo per essere felici, lo si può essere anche nel proprio paesello con gli amici di sempre. E' anche vero però che poche sono le persone che vivendo in questo modo si sentono realmente soddisfatte. Per alcune di esse il mondo è racchiuso nelle pareti invisibili del proprio circondario e quindi la casa non è più una scelta, ma una logica conseguenza. Ma per la maggior parte delle altre persone che vivono questo tipo di vita, le pareti invisibili diventano muri insormontabili di paura. Paura di osare, di tentare, di scappare, di provare a vivere un'esistenza diversa. E allora l'irreale sogno diventa una triste realtà.

Per questo, avendo tutto questo caos dentro di me, mi sento in parte sull'orlo di un precipizio, ma in parte estremamente fortunato. Ho la fortuna "di vedere" e quindi di capire. Capire che la risposta alla domanda "dove vivere?" non è ancora chiara e non lo sarà a breve. Ogni esperienza di vita, i rapporti con le persone, i luoghi con le proprie tradizioni fanno si che la miopia che all'inizio possedevo sta pian piano scomparendo. Gli occhiali che mi sono procurato grazie alle esperienze che sto vivendo mi stanno permettendo di "vedere" le cose in modo diverso. Anche la scelta più semplice di dove vivere, si complica improvvisamente e si gonfia di un valore molto più importante di quello che possedeva prima. 

Ora non sono più sicuro di nulla. Ora ho una gran confusione in testa. Ora sto bene.