giovedì 12 maggio 2011

Voglia di scrivere

E’ possibile che in tutto questo tempo non abbia mai avuto voglia di scrivere? E’ una cosa normale, forse. Di certo è strano scoprirsi scrittori a trent’anni. In questi ultimi mesi è esplosa dentro me una voglia irrefrenabile che mi porta a riversare nero su bianco tutto quello che mi accade dentro e che mi circonda fuori.

Come se, dopo anni di lungo torpore, la mia anima si sia svegliata e abbia preso in mano una penna stilografica con la quale voglia esprimere se stessa. Migliaia di volte il mio sguardo si è appoggiato su questo giardino, posto di fronte al centro di Fabriano. Solo ora però, sono seduto con le spalle ad un albero fiorito, il sole in faccia e il pc sopra le mie ginocchia. Mi circondano giovani che si perdono nei loro vestiti sempre troppo larghi e modi troppo grezzi, bambini che giocando tra loro intorno ad un albero scoprono la bellezza del vivere, ragazze sedute vicine  con le ginocchia ripiegate che si confidano i loro segreti più intimi, mamme indaffarate a raccogliere i loro figli dal prato come se fossero dei frutti acerbi caduti troppo presto. In mezzo a questa calma apparente, eccomi qua a scrivere, immerso nei miei pensieri e nel mio mondo.

Tutto d’un tratto scopro la bellezza nell’osservare i dettagli anche più insignificanti di vite altrui e condensarne l’apparenza in poche righe. Forse mi sto perdendo nelle mie elucubrazioni mentali, forse sto girovagando intorno a me stesso, forse vedo le cose come avrei voluto vederle da parecchio tempo. Luca, cosa ti sta succedendo? La guerra è finita e ha vinto il più debole. Nonostante anni di studio analitico, razionale, schematico, logico al limite del paradosso, la parte irrazionale, sensibile, riflessiva e più profonda ha vinto. Ha finalmente vinto dopo un lungo periodo in cui non credevo neanche esistesse.

Anni in cui mi sono sforzato più volte di cercarla dentro di me trovandone solo alcuni barlumi. Durerà? Se sì, quanto? Ma sta realmente accadendo a me? Succede a tutti così? Nel mio caso credo faccia parte di un percorso che ho intrapreso fin da piccolo che mi ha condotto fino a qui. Una serie di scelte, consapevoli e non, di persone, di luoghi che mi hanno riempito il cuore così come una goccia, che giorno dopo giorno riempie il mare.